L’Insurtech per le piccole e medie imprese
di Valentina Marchesin
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Dal punto di vista assicurativo l’Italia è un mercato, sia per totale di raccolta premi che per grado di penetrazione, non ancora pienamente avanzato se comparato agli altri paesi dell’Unione Europea (EY, 2021). Infatti asimmetrie informative, scarsa cultura assicurativa, criticità e complessità dell’offerta sono gli elementi che ne hanno minato lo sviluppo (EY, 2021). Questi fattori hanno anche limitato le potenzialità di crescita del segmento assicurativo dedicato alle PMI, che, ad oggi, vede meno della metà delle piccole e medie imprese italiane possedere una polizza assicurativa.
In questo contesto di mercato si è inserita la digitalizzazione di pratiche e processi che è permeata in tutte le fasi del business assicurativo, trasformando radicalmente attività consolidate negli anni. L’avvento dell’intelligenza artificiale, dei big data, di modelli di analisi predittiva e di tecniche di machine learning hanno rivoluzionato il business assicurativo, agevolandone le attività di investimento ed incrementando il livello di precisione ed accuratezza della capacità predittiva. All’interno di questo processo di cambiamento sono riusciti ad ottenere uno spazio sul mercato nuovi player, le Insurtech, che hanno trovato nella tecnologia e nell’uso dei dati il loro vantaggio competitivo (American Chambers of Commerce in Italy, 2021). Queste start up digitali sono state in grado di portare innovazione semplificando l’offerta alla clientela finale e sviluppando prodotti personalizzati in linea alle mutate esigenze del consumatore. Gestione snella delle pratiche, polizze on-demand, trasparenza e customer centricity sono gli elementi centrali dell’offerta dei nuovi player del mercato assicurativo. Di fronte alle sfide dettate dalla digitalizzazione ed alla necessità di favorire la crescita di questo mercato non ancora pienamente sviluppato, le compagnie assicurative incumbent hanno avviato molteplici collaborazioni[1] con i nuovi entranti. È importante sottolineare come questa tendenza abbia avuto una forte accelerazione duranti i mesi della pandemia, momento in cui la transizione digitale è diventata sostanziale.
Sempre in quest’ottica ha trovato sviluppo l’open innovation, contesto che consente la collaborazione tra compagnie assicurative, start up, centri di ricerca e soggetti esterni al mercato, con l’obiettivo di creare prodotti e soluzioni innovative in grado di attirare nuove fasce di clientela. Queste collaborazioni consentono alle aziende di sfruttare le rispettive e specifiche competenze per sviluppare, con rapidità, nuovi prodotti che conferiscono al cliente un maggiore valore aggiunto. Dall’open innovation sia incumbent che Insurtech traggono rispettivi benefici (Locatelli e Schena, 2022). In particolare, gli operatori tradizionali riescono ad acquisire ulteriori competenze, senza impiegare ingenti nuove risorse, mentre le Insurtech possono beneficiare dell’abbattimento di barriere all’ingresso, come quelle relative all’acquisizione di clienti.
In quest’ottica Vittoria Assicurazioni ha creato un Innovation hub il “Vittoria Hub”, primo incubatore di Insurtech italiano dedicato all’open innovation, che ha permesso a Lokky e Yolo di sviluppare specifici prodotti a tutela dei rischi informatici[2] per microimprese, PMI e professionisti. Su questa scia, le Insurtech hanno concluso altre partnership per lo sviluppo della loro offerta cyber. A titolo di esempio si può citare quella tra Net Insurance, compagnia assicurativa specializzata in soluzioni di protezione dedicate a persone e PMI, e Yolo group che hanno collaborato per la realizzazione del prodotto Yolo Cyber, una soluzione assicurativa funzionale a tutelare le piccole e medie imprese e gli studi professionali dagli attacchi informatici[3].
Un’altra partnership a sostegno delle PMI e nata nel contesto del Vittoria hub è quella che ha visto la collaborazione tra Vittoria Assicurazioni, Lokky e F2D, società del gruppo F2A che fornisce servizi e consulenza per la gestione del personale e della contabilità a PMI. Grazie all’accordo, le imprese del network F2D possono accedere a un’offerta assicurativa flessibile e tailor made focalizzata su differenti coperture, tra le quali si possono citare quelle legate alla responsabilità civile, alla tutela legale, all’assistenza e al cyber risk.
Accanto alle collaborazioni avviate per lo sviluppo di nuovi servizi sono nate partnership finalizzate ad incrementare il livello di digitalizzazione insito nell’offerta assicurativa. A questo proposito si può citare l’alleanza sviluppata per finalità commerciali tra AVIVA e Lokky. La collaborazioni ha avuto come obiettivo quello di offrire alle PMI un canale totalmente digitale per l’accesso ai prodotti assicurativi. La solidità e profonda conoscenza dei prodotti alle PMI del gruppo AVIVA Italia uniti alla tecnologia di Lokky, capace di offrire prodotti personalizzati e idonei alle esigenze della clientela, hanno consentito di avviare una collaborazione che permette alle aziende di ottenere polizze assicurative direttamente dal telefono.
Un’altra collaborazione degna di nota e all’insegna dello sviluppo dell’ecosistema di servizi finanziari a supporto della imprese è quella realizzata tra la Fintech Qonto e l’Insurtech Yolo. La partnership, finalizzata a tutelare le PMI e i professionista dalla pandemia da Covid-19, ha consentito ai titolari del conto Qonto la facoltà di accedere, con uno sconto speciale, a due prodotti assicurativi Yolo ideati[4] appositamente per le PMI.
Molte sono le collaborazioni nate grazie a programmi di accelerazione di start up innovative. Un esempio è la call internazionale, dedicata a start up attive che hanno ricevuto almeno un round seed di investimento, lanciata il 5 luglio 2021 da Poste italiane e Poste Assicura, in partnership con LVenture, incubatore ed operatore di venture capital. La presentazione di candidature ha l’obiettivo di sviluppare soluzioni digitali innovative nel mercato assicurativo delle PMI per velocizzare la gestione dei sinistri e la comunicazione tra imprese assicurate e compagnia assicuratrice. Alla start up vincitrice del contest, Insoore e Cyberangels, rispettivamente specializzate in claims management[5] e coperture di cyber risk, è stato offerto un trial di tre mesi con Poste italiane e Posta Assicura, che in caso di successo determinerà l’avvio di un processo di crescita all’interno del gruppo.
Molte risorse sono poi state veicolate nel campo del Internet of Things (IoT) per l’avvio di alleanze strategiche funzionali allo sviluppo di nuovi prodotti. Un caso degno di nota è quello di Generali, che, in partnership con Fiat Chrysler Automobiles, DriveNow e Google, sta sviluppano numerosi prodotti alimentati dalla tecnologia IoT. A questo scopo, la compagnia assicurativa ha lanciato una apposita unità di business, chiamata Generali Jeniot, dedicata allo sviluppo di servizi innovativi nell’ambito dell’Internet of Things e della Connected Insurance per offrire a famiglie ed imprese soluzioni tecnologiche che semplificano la gestione di rischi legato alla vita quotidiana. Per la clientela aziendale Generali Jeniot ha sviluppato Smart Track, il dispositivo che supporta la sicurezza sul lavoro avvertendo in caso di emergenze o di uomo a terra. Il sistema, che si integra nei processi aziendali nell’ambito dell’industria 4.0, consente di monitorare la posizione del lavoratore, agevolando l’eventuale soccorso, e favorendo il mantenimento del distanziamento sociale.
[1] Da un sondaggio condotto su un campione di operatori tradizionali del mercato assicurativo è emerso come ben l’84% abbia concluso accordi di collaborazione con start up nell’ambito assicurativo (EY, 2021).
[2] I rischi cyber stanno interessando sempre di più le imprese e i prodotti sviluppati consentono la protezione da rischi legati a: assistenza malware, ripristino dati, estorsione cyber, violazione dati e privacy, spese difesa legale contro Organi di Controllo, responsabilità civile per attività multimediale, danno reputazionale e cyber crime (cfr. https://www.lokky.it/lokky-lancia-la-polizza-cyber-per-tutelare-professionisti-e-imprese-dai-rischi-informatici).
[3] La transizione digitale, accentuata dalla pandemia, ha moltiplicato gli attacchi informatici ai danni delle PMI, provocando diversi danni sia di natura reputazionale che legate ai furti di dati (cfr. https://www.lokky.it/lokky-lancia-la-polizza-cyber-per-tutelare-professionisti-e-imprese-dai-rischi-informatici).
[4] I prodotti offerti ai clienti Qonto sono: Yolo protezione Pandemia, polizza sanitaria che protegge dalle sindromi influenzali di natura pandemica; e Yolo Tutela Legale, soluzione assicurativa che garantisce assistenza a PMI e professionisti in caso di procedimenti civili, amministrativi e penali (cfr. https://www.corriere.it/economia/finanza/20_ottobre_09/qonto-yolo-l-accordo-fintech-insurtech-studiato-le-imprese-8e4ed7ae-0a32-11eb-86ad-2b1b791a9e6a.shtml).
[5] Per claim management si intende l’attività di gestione dei sinistri finalizzata ad incrementare l’efficienza, sia in termini di costi che di tempi, e l’user experience per il consumatore finale.